Il trattamento termico ad alta temperatura eseguito con questo tipo di impianti, attraverso appropriate atmosfere gassose, produce modificazioni nella composizione chimica dei materiali trattati. Le variazioni metallurgiche che possono avvenire contemporaneamente sono complementari, anche se spesso richieste.

È il caso dei forni continui di riduzione degli ossidi di polveri metalliche (es. rame, ferro, acciaio inox), nei quali il mezzo di trasporto è costituito da semplici nastri di lamiera di acciaio resistente al calore, che avanzano per strisciamento, mentre il gas di protezione contenuto all’interno è fortemente riducente.
Analogamente sono normalmente prodotti impianti continui per l’ossidazione controllata al colore blu-nero, costituita da ossidi di ferro resistenti alla corrosione atmosferica, effettuata su materiali sinterizzati in presenza di vapor d’acqua surriscaldato. 

In questo caso i materiali porosi costituiti da polvere sinterizzata diventano anche impermeabili e acquistano maggior durezza (es. pistoni per compressori impianti di refrigerazione).

Nel caso di lamierini magnetici per motori elettrici o trasformatori, l’ossidazione controllata costituisce uno spessore isolante in grado di limitare le correnti di isteresi e le correnti parassite prodotte dai campi magnetici induttori.  Con questo trattamento avviene anche la ricottura del materiale e ciò consente l’aumento della permeabilità magnetica del pacco lamellare, costituito dai lamierini precedentemente indicati.   In questo trattamento è possibile utilizzare sia il vapore surriscaldato che il gas esotermico prodotto dalla combustione, in difetto d’aria, di idrocarburi gassosi.